“Dio
stabilisce di nuovo un giorno - oggi - dicendo per mezzo di Davide,
dopo tanto tempo: «Oggi, se udite la sua voce, non
indurite i vostri cuori!».
Infatti
la Parola di Dio è vivente ed efficace, più affilata di qualunque
spada a doppio taglio, e penetrante fino a dividere l'anima dallo
spirito, le giunture dalle midolla; essa giudica i sentimenti e i
pensieri del cuore. E non v'è nessuna creatura che possa nascondersi
davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte davanti agli
occhi di colui al quale dobbiamo render conto”.
Il
testo ci presenta due fondamenti che danno corpo alla predicazione
dell’autore della lettera agli ebrei: un giorno nuovo e la Parola
di Dio e notate come questi elementi siano presentati al singolare;
un giorno ed una parola a differenza dei nostri giorni e delle nostre
parole.
Ci
sono giorni e giorni nella vita, vita che è fatta di giorni: giorni
che si alternano nella loro diversità, felici o tristi, giorni
proficui o giorni persi.
Ci
sono parole e parole che noi spendiamo nel susseguirsi dei giorni di
questa vita: ci sono parole dette e parole che avremmo fatto meglio a
non dire, fiumi di parole che non sono servite a nulla e silenzi che
sono valsi più di mille parole, parole che hanno salvato e parole
che hanno perduto, parole che avremmo dovuto pronunziare ma che sono
state strozzate dalla codardia e parole invece pronunziate per
ostentare coraggio e fermezza ma che sarebbe stato meglio fossero
rimaste soffocate nella gola.
Ci
sono giorni che si condensano e che ricordiamo in attimi che
imprimono una particolarità memorabile ad una giornata e giorni
invece scanditi solamente dal ciclico ed inarrestabile sorgere del
sole e della luna. Anche il sole sorge, poi tramonta, e si
affretta verso il luogo da cui sorgerà di nuovo. Il vento soffia
verso il mezzogiorno, poi gira verso settentrione; va girando,
girando continuamente, per ricominciare gli stessi giri. Tutti i
fiumi corrono al mare, eppure il mare non si riempie; al luogo dove i
fiumi si dirigono, continuano a dirigersi sempre
(Eccl.1:5-7).
Giorni
che passano, giorni che si maledicono, giorni nei quali ringraziamo
Dio di esistere.
Ma
rimane vera l’amara conclusione dell’Ecclesiaste, si erge solido
ed irresistibile il disincanto, e lottarvi è come lottare contro
il vento; si ripropone nel corso dei giorni di tutte le vite il
triste passaggio dall’illusione della speranza alla disillusione
dell’età adulta. Tutti i fiumi corrono al mare, eppure il mare
non si riempie: come i fiumi i giorni corrono ma non riempiono la
vita, destinati ad una foce, ad un termine ma senza osservare
realizzata la pienezza, fino a che un ultimo giorno prosciugherà le
tue acque e smetterai di correre ed altre acque riempiranno quei
solchi ed al luogo dove i fiumi si dirigono, continuano a
dirigersi sempre ed il mare continuerà a non riempirsi e ai tuoi
giorni si sostituiranno giorni altrui, la vita come il mare resterà
incompresa ed un giorno, lieto o triste, rimarrà alla fine soltanto
un giorno.
Questa
condizione miserrima è ben conosciuta dalle scritture che
addirittura vi dedicano un intero libro: la bibbia è un libro
scritto per l’uomo e penetra le profondità dell’uomo, non le
nasconde, non le oscura, non finge per garantirci se nondimeno un
quieto scorrere dei nostri giorni, i fiumi scorrono verso il mare ma
vi debbono scorrere inquieti, tumultuosi, gonfi di domande e di
ricerca di senso perché solo Dio li acquieterà e ne garantirà il
significato; ed il messaggio su Dio che questo libro contiene è un
messaggio indirizzato all’uomo, al suo mal di vivere,
all’incompiutezza, all’assenza di valore della sua vita senza
Dio.
Tra
le tante parole, risuona in queste pagine una Parola che lo
Spirito di Dio rende vivente ed efficace per te. Quella parola che
supera i confini ed i limiti della parola parlata e scritta, la
Parola di Dio rivolta ai più profondi nascondigli del tuo cuore,
quella parola non confinabile in nessun discorso ed imprigionata in
nessun testo, quella Parola che è rivelazione diretta, parola
profetica, voce stessa di Dio affilata più di qualunque spada
terrestre, quella spada che squarcia dall’alto in basso la tenda
che separa il cielo dalla terra, dove eri solito nasconderti,
attardarti dietro le quinte del dramma della storia di Dio con gli
uomini. Dietro quella tenda eri intento a scrivere un finale diverso
a questo copione pur rendendoti conto che il mare non si riempiva, ma
interviene quella parola che giudica i sentimenti ed i pensieri del
cuore, svela ogni vita umana e la mette a nudo davanti agli occhi
suoi. E non vi è nessuna creatura, di fronte a questa parola che
possa nascondersi davanti a lui.
Una
spada così affilata da separare il tuo animo dal tuo spirito, a
dividere cioè quello che veramente conta, quello che veramente è,
da quello che appare. Trasforma l’apparenza in vita, perché è
parola vivente, il mare sembra che non si riempia, questo è quello
che appare, Dio ti dice con la sua parola che sarai condotto invece
verso il suo riposo, quando ti condurrà alle sorgenti delle acque
della vita e asciugherà ogni lacrima dagli occhi tuoi. Tutta la
creazione e tutto il tempo sono finalizzati ai tempi di Dio, nel
contempo ci sono croci da portare ma il figlio ha trionfato e noi
trionferemo un dì. Quelli che ascoltano questa Parola pregustano già
da ora, in mezzo al dramma della redenzione, la pace ed il riposo di
Dio. Questo copione di Dio, devi viverlo ed attuarlo fino in fondo
nella tua vita di credente, quando? Ma naturalmente da OGGI! Dio
stabilisce di nuovo un giorno - oggi - «Oggi, se udite la sua voce,
la sua Parola, non indurite i vostri cuori!
Iddio
prende un giorno qualsiasi e ne fa un oggi davanti a Lui,
prende un giorno ordinario che scorre come il fiume della
quotidianità e ne fa un oggi: un tempo di decisione, un tempo di
crisi, un tempo di fede, un tempo dove ammorbidire i nostri cuori e
conoscere la realtà del Dio della Vita, un giorno dove incontrarlo
proprio lì, sulla via di Emmaus, nel tempo della disillusione e
della sconfitta, nel tempo dell’assenza di speranza dove la morte
sembra abbia trionfato e riconoscerlo invece proprio lì più risorto
e più vivo che mai!
La
parola di Dio, vivente ed efficace afferra la routine, il ciclo
inarrestabile della vita e ne fa teatro della sua gloria, Cristo si
rende evento di una vita risostanziata di senso, riempita di
pienezza: i fiumi continueranno a scorrere verso il mare ma il
mare si riempie anzi è già pieno in Cristo Gesù!
La
parola di Dio vivente ed efficace rinnova e ripristina oggi la
fiducia. Prende gente impaurita e ne fa ministri dell’Iddio
Altissimo, prende dei peccatori ribelli al piano di Dio, intenti a
scrivere una storia diversa e ne fa dei santi. Quando ne fa dei
santi? OGGI! L’urgenza dell’oggi, l’oggi che ci interpella per
mezzo della Parola di Dio, che è il Cristo il quale per mezzo dello
Spirito Santo sa come rendere affilata quella spada e scoprirci
definitivamente agli occhi di Dio. Come ne fa dei santi?
Scriveva
Karl Barth: “Siamo santi nella misura in cui partecipiamo alla
santità di Gesù Cristo”. Maggiore sarà la tua comunione col
Cristo, maggiore sarà la santità della tua vita.
Valuta
tu dunque la portata della tua comunione col Signore: è piccola?
Piccola sarà la tua santità davanti a Dio. È grande? Beato sei tu
fratello! Beata te o sorella! Grande è la tua santità agli occhi
del Signore! Ed è agli occhi suoi che dovremo rendere conto.
E
…voi? Voi siete già puri - dice il Signore - a motivo
della parola che vi ho annunziata.
Dimorate
in me, e io dimorerò in voi.
Come
il Padre mi ha amato, così anch'io ho amato voi; dimorate nel mio
amore.
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