martedì 8 settembre 2009

La mia verità sull’11 settembre 2001

tratto da Riforma - Eco delle Valli

Gianluigi Gugliermetto

David Ray Griffin è un teologo protestante che per molti anni ha insegnato alla Claremont School of Theology in California, una delle istituzioni teologiche più progressiste degli Stati Uniti, divenendo noto per la sua ardita re-interpretazione della relazione tra Dio e mondo basata sul pensiero di Alfred North Whitehead e Charles Hartshorne. Una carriera brillante che, a rigore, si sarebbe dovuta concludere con una fase segnata da meno impegni pubblici e più tempo per scrivere gli ultimi tomi della sua teologia sistematica, la cui pubblicazione è da tempo attesa dai suoi fedeli ex-studenti. Da rifugio per gli anni d’oro la sua casa ecologica sulla spiaggia di Santa Barbara si è trasformata invece da qualche anno nel quartier generale di un movimento politico che gli ha dato una notorietà molto più grande di quella che aveva conseguito come teologo. In pochi anni Griffin è riuscito a coagulare attorno a sé non solo un gran numero di attivisti, ma anche molte figure prestigiose tra diplomatici, parlamentari, scienziati, leader religiosi, ed ex-agenti segreti del controterrorismo, che mettono in dubbio la veridicità della versione fornita dall’amministrazione Bush sugli eventi dell’11 settembre 2001, e anzi in gran parte sono convinti della complicità diretta del governo Bush negli attentati alle torri gemelle del World Trade Center. Nel suo primo libro sull’argomento Griffin ha esaminato le gravi contraddizioni della versione ufficiale, ma dopo lo scandalo della falsa commissione d’inchiesta voluta da Bush ha rincarato la dose e ha pubblicato fino a ora otto libri, da solo o con altri autori, che analizzano la questione da ogni punto di vista e tengono informati i suoi lettori sui tentativi di depistaggio e sull’evoluzione della ricerca della verità sull’11 settembre. Negli ultimi anni David Griffin è stato invitato a parlare alle platee più diverse e si trova attualmente in Europa per un tour di conferenze. Domenica 3 maggio l’ho incontrato alla chiesa americana di St. James a Firenze.

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