lunedì 16 febbraio 2009

BATTESIMO E CENA DEL SIGNORE

In copertina
Cristo in casa di Marta e Maria, di Johannes Vermeer, 1656.


CENTRO STUDI "ALBERT SCHWEITZER", 
Centro Culturale evangelico,

IL SIGNORE FRA NOI. 
Il mistero della presenza di Dio nel suo popolo,

 a cura di Dario Fiorensoli,
(collana La Vite e i tralci, 22. Giovanni 15,1-5), Il Segno dei Gabrielli editori, S. Pietro in Cariano (VR), pp. 264;

dal contributo di Paolo Ricca, teologo valdese:
Il battesimo come fondamento della vita cristiana,
p. (23).

PAOLO RICCA:

   A mio giudizio, ogni chiesa cristiana dovrebbe adottare due forme di battesimo: quello delle persone che, venute alla fede, chiedono di essere battezzate e in questo modo mettono in luce l'importanza del "sì" dell'uomo;  e quello dei bambini, che mette in luce il grande "sì" dell'uomo; e quello dei bambini, che mette in luce il grande sì di Dio che non solo precede, ma anche permette e fonda il "sì" dell'uomo.
Detto questo indicherò sommariamente l'essenziale di quello che penso del battesimo.

1. Due definizioni: 
a) Lutero: Wort im Wasser = Parola nell'acqua che illustra bene l'iniziativa divina nel battesimo.

b) Barth: «Fondamento della vita cristiana» - non della fede, fondata sulla parola, ma della vita, che mette bene in luce la portata esistenziale del battesimo.

2. Un fatto: il nome santo e benedetto di Dio è unito al mio essere. Essere battezzato vuol dire questo: una cosa meravigliosa, lo sposalizio (per così dire) del nome di Dio con il mio nome.

3. Un segno. Di che cosa? 
a) Della nostra morte e risurrezione in Cristo nella sua morte e risurrezione.

b) Del patto di Dio che mi accoglie. 

c) Del battesimo dello Spirito Santo, che invoco, e quindi della nuova nascita che mi aspetta.


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Il volume raccoglie i contributi riferiti a due convegni teologici svoltisi a Trieste nel novembre del 2006 e nell’ottobre 2007, a cura del Centro Studi Albert Schweitzer 
e della Comunità Luterana di Trieste.

Il volume risulta così suddiviso
nella Prima parte: 
Il Battesimo come Fondamento della Vita Cristiana 
contributi di: 
Paolo Ricca, Il battesimo come fondamento della vita cristiana; 
Rinaldo Fabris, Il battesimo fondamento della vita cristiana; 
Giovanni Carrari, Il battesimo nel pensiero di Karl Barth;
Carmine Napolitano, Il battesimo. Una prospettiva pentecostale; 
Martin Ibarra y Perez, Il battesimo fondamento dell’unità dei credenti: una prospettiva battista; 
Lorenzo Magarelli, La visione cattolica del battesimo; 
Constantin Eusebiu Negrea, Il battesimo nel rituale ortodosso;
Liberante Matta, I battisti e il battesimo dei credenti; 
Dieter Kampen, Dio opera mediante il battesimo; 

nella Seconda parte: 
La Cena del Signore e il mistero della sua presenza,
contributi di:
Paolo Ricca; Il Signore fra noi;
Giovanni Carrari, Dalla Cena pasquale ebraica allo spezzare il pane insieme dei primi cristiani; 
Rinaldo Fabris, La Cena del Signore nelle chiese paoline; 
Gianfranco Hofer, La Cena del Signore: una svolta nel VI secolo nel percorso delle chiese d’occidente; 
Dieter Kampen, Spunti da Lutero per una comprensione della presenza reale oggi; 
Raško Rádovic, L’Eucarestia; 
John Flack, Gli anglicani e l’Eucarestia; 
Dario Fiorensoli, Una testimonianza. 

dal contributo del curatore del volume Dario Fiorensoli:
(p. 257).


DARIO FIORENSOLI:

Ho riletto recentemente questa frase di un famoso e importante autore del '500, ma che di tutto cuore sottoscrivo: «La dignità della Cena è esaltata in modo adeguato quando la consideriamo ausilio e strumento per incorporarci in Gesù Cristo ovvero, essendo incorporati in Lui, per fortificarci in tal comunione finché Egli ci unisca a sé in modo perfetto nella vita eterna.»
   Questa Cena è un dono del quale abbiamo bisogno. Ci è dato di rincuorarci., per riprendere fiducia nella vita che ci avvolge e che richiede da parte nostra una continua risposta. Essa colma la nostra solitudine, ci aiuta nella nostra debolezza, nella nostra incertezza. È il dono per eccellenza offerto ai credenti riuniti nella chiesa, che li accompagna nel percorso verso il mistero immenso di Dio, guidati dallo Spirito.
   Dunque il Risorto visita la comunità suscitata dallo Spirito: da quello spirito promesso e dato che sempre del Cristo ci parla. La gioia di questo incontro reale non può essere sacrificata o guastata dall'abitudine o dall'indifferenza, perché una comunità di credenti non potrebbe causarsi un danno maggiore.  



1 Giovanni Calvino, Istituzione della religione cristiana
Libro IV, cap. XVII, Basilea, 1536, p. 33.
      
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dalla quarta di copertina: «Il Centro Studi “Albert Schweitzer”, Centro culturale evangelico di Trieste, promuove da anni incontri teologici tesi ad approfondire tematiche essenziali della fede cristiana e dil loro rapporto sia con le fedi di altre religioni che con la cultura contemporanea. Si tratta di un dialogo assolutamente libero, che può assumere in taluni autori anche toni critici nei confronti della tradizione, ma senza che traspaia una tradizione iconoclasta o quella di una archiviazione superficiale di valori fondanti. I temi e lo stesso linguaggio della fede sono riesaminati senza ignorare gli sviluppi delle ricerche storiche, antropologiche, sociologiche e psicanalitiche»

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www.gabriellieditori.it

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