domenica 25 gennaio 2009

Teologia della Liberazione dalla Lebbra

Vogliamo cancellare la lebbra dal mondo
Giornata mondiale della lotta contro la lebbra

L'ultima domenica di gennaio è la giornata dedicata alla Missione evangelica contro la lebbra (Mecll) e le collette delle chiese valdesi e metodiste sono destinate a questa importante espressione di solidarietà con il prossimo.
La "Giornata mondiale della lotta contro la lebbra" fu istituita nel 1953 grazie a Raoul Follereau: è una giornata di preghiera e di riflessione spirituale sul tema della malattia e della guarigione ed anche un invito a sostenere questa opera.
Ancora 25 anni fa si calcolavano circa 20 milioni d’ammalati di lebbra nel mondo; oggi le cose sono migliorate. Infatti, dal 1985 è stata introdotta una nuova cura: la polichemioterapia. Dopo la somministrazione della prima dose, gli ammalati non sono più infetti e possono essere guariti entro pochi mesi, per cui il loro numero è diminuito vertiginosamente. Essi sono ormai ospedalizzati solo per interventi chirurgici e solo nei casi gravi come, a esempio, in presenza di ulcere perforanti. Il personale sanitario ha perciò più tempo libero per andare alla ricerca dei nuovi casi di lebbra e convincere coloro che ne sono affetti che la lebbra non è una punizione degli dèi ma una malattia che si può curare; anzi, se presa all’inizio, non lascia alcun segno.

La missione medica svolta, come recita il suo Statuto, "opera nel nome del Signore Gesù Cristo" e quindi si accompagna all’annunzio dell’Evangelo. Essa prosegue anche dopo la guarigione in quanto l’ammalato ha bisogno d’assistenza per essere reinserito nella famiglia e nella società: a tal fine, operano gli assistenti sociali attraverso la creazione di luoghi assistiti e di centri di riabilitazione, offrendo, così, varie opportunità lavorative.
Il lavoro svolto non parte più, come una volta, dall’alto verso il basso ma è un lavoro "orizzontale" in quanto, oggi, i rappresentanti degli ammalati partecipano a pieno titolo alle assemblee internazionali, dove esprimono i loro bisogni, danno consigli e suggerimenti e vengono ascoltati. Coloro che lavorano nella missione sono fratelli (e sorelle) che aiutano altri fratelli, insegnando loro il modo per aiutarsi, a loro volta, vicendevolmente. Perciò, in vari centri della Missione, sorgono scuole di formazione per il personale medico o altre specializzazioni.

Il programma della missione per il 2008 prevede: di raddoppiare il contatto globale. Di ridurre l’esclusione sociale degli ammalati di lebbra, che rappresenta l’esperienza giornaliera più triste per questi sofferenti. Di ridurre le invalidità provocate dalla lebbra e aiutare coloro che ne sono colpiti. Di rafforzare i loro valori e la loro vita cristiana. Di restare in prima linea nella lotta contro la lebbra, ma soprattutto pregare e lasciarsi guidare sempre dallo Spirito del Signore verso un servizio amorevole.

La missione italiana invia annualmente alla sede centrale i doni raccolti. Un sentito grazie ai moltissimi donatori e alle tante comunità che hanno sostenuto questo lavoro. Si ricorda che la Missione può ricevere offerte, lasciti e donazioni. Le offerte alla Mecll possono essere inviate: tramite banca (Intesa San Paolo, IBAN IOT 55 B030 6930 6000000000959; BIC: BCITITTMM) oppure tramite conto corrente postale (ccp n. 12278057; C.c.p. IT 39 P 07601 1440 0000 12278057; BIC: BPPIITRRXXX.



Tratto dal settimanale: Riforma
e riportato anche dal sito: www.chiesavaldese.org

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