martedì 7 ottobre 2008

Solidarietà a Emmanuel Bonsu Foster

Razzismo. Le chiese evangeliche a fianco dello studente ghanese picchiato a Parma
L'impegno della locale comunità metodista

Roma (NEV), 1 ottobre 2008 - “Chiediamo alle autorità competenti che al più presto si faccia luce su quanto è accaduto allo studente lavoratore ghanese Emmanuel Bonsu Foster” ha dichiarato all'Agenzia stampa NEV Bruno Loraschi, presidente del Consiglio delle chiese metodiste di Parma e di Mezzano al cui interno è presente una significativa componente di africani. Ieri 30 settembre il giovane ghanese ha denunciato un pestaggio ad opera di sei vigili urbani che poi avrebbero anche scritto su una busta “Emmanuel negro”. Loraschi, che siede anche nel Comitato nazionale dell'Opera per le chiese metodiste in Italia, auspica inoltre che di fronte “all'ennesimo episodio di violenza contro un immigrato si apra uno spazio di incontro e di dialogo per costruire politiche non violente di inclusione sociale. Da anni, in particolare la chiesa di Mezzano, è molto impegnata in questo senso, sia perché composta in prevalenza da immigrati dal Ghana sia perché come cristiani sentiamo nostro dovere garantire accoglienza e rispetto di fondamentali diritti umani”.
Le chiese metodiste di Parma e di Mezzano hanno già aderito alla mobilitazione antirazzista convocata da sindacati ed associazioni per domani, giovedì 2 ottobre. Per il prossimo 9 novembre, in occasione della domenica che celebra la Riforma protestante, hanno organizzato un'assemblea pubblica sul tema dell'immigrazione. “Le chiese evangeliche sono unite nella denuncia di questi episodi di razzismo che si fanno sempre più frequenti, anche se vengono minimizzati o ricondotti a semplice violenza contro gli immigrati – ha dichiarato Franca di Lecce, direttore del Servizio rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, che parteciperà all'incontro del 9 novembre -. Proprio perché abbiamo fiducia nel ruolo delle istituzioni e delle forze di polizia municipale e nazionale, chiediamo che non solo si faccia massima chiarezza sull'accaduto ma si avviino programmi di formazione e aggiornamento per gli agenti chiamati a tutelare la sicurezza di tutti, compresi gli immigrati”.

Nessun commento: