venerdì 8 agosto 2008

IL SEME DELLA PAROLA



GIUSEPPE BARBAGLIO,
La Parola si moltiplicava 1
(Collana Biblica – Scritti di Giuseppe Barbaglio)
EDB, Bologna, 2008, pp. 288;

internet: www.dehoniane.it


dalla PRESENTAZIONE
di Alfio Filippi direttore EDB
(pp. 5-6):

Avevamo presentato un suo libro alla Chiesa valdese-metodista di Bologna e tornavamo per le stradette del centro verso via Nosadella. Come sempre in questi casi, si parlava della serata: com’era andata, gli appunti sull’uno o sull’altro relatore, la gente presente e le sue reazioni e, ovviamente, l’ambiente ecumenico, con pubblico cattolico e non cattolico, di vicini e di non vicini.
E di fronte alle diversità emerse, sia tra i relatori che tra il pubblico, Barbaglio uscì con un’osservazione che gli ho poi sentito ripetere anche in altri contesti: «In fondo le diversità di reazione non sono la cosa più importante. L’importante è che la Parola giri, perché il testo biblico è di tutti. Una volta detta e pubblicata, la parola ha una vita sua, autonoma perfino rispetto a chi l’ha pronunciata; attraverso l’ascolto produce reazioni ed effetti per la sua forza interna; direi per “contaminazione” se il termine non avesse un connotato negativo, ma, del resto, l’impollinazione non è contaminazione e fecondazione assieme? Il nostro compito, il mio di studioso e di divulgatore, il tuo di editore, è quello di moltiplicare la forza di questo testo autonomo che corre sulle strade del mondo. È nostro nel senso che è di tutti».
Queste parole sono ricche di senso autobiografico, perché la vita di Giuseppe Barbaglio è stata scandita da un calendario fitto di incontri e di pubblicazioni sulla Parola. Con la sua passione per la Bibbia, egli è stato al centro di una rete di gruppi, di parrocchie e associazioni; ha collaborato a periodici e riviste. Oltre ai volumi pubblicati, ha prodotto una quantità impressionante di materiali, che restano a documentare la risposta che egli ha cercato di dare alla domanda viva nella comunità credente.
Mettere mano agli archivi che egli ha lasciato, sia su supporto elettronico che cartaceo, significa ridelineare un vissuto fatto di persone, di viaggi e di amicizie, di giornate di studio in cornice religiosa o scientifica, di dibattiti spirituali e culturali. A chi è stato vicino a Giuseppe Barbaglio, a sua moglie Carla anzitutto, è sembrato un dovere di amore e di amicizia far continuare la sua voce e la sua presenza.
Con questo volume iniziamo a raccogliere i materiali che egli ha disseminato in pubblicazioni diverse sotto forma di articoli o ha presentato a gruppi diversi in tutta Italia (da Porto Torres a Pallanza, da Voghera a Thiene, da Roma a Milano, da Bergamo a Noto, da Palermo alla Svizzera…) e ai missionari italiani in America Latina, in Asia e in Africa, dai quali riportava ricordi nitidi di simpatia e di quotidianità. Ricostruire con il pensiero e con il ricordo questa rete di luoghi, di testi e di persone (spesso le conferenze sono annotate di data e di riferimenti a persone e a luoghi che lo invitavano) crea un diretto parallelo con i versetti degli Atti che presentano la Parola come una cosa viva, personificandola sulle strade: «Così la parola del Signore cresceva e si rafforzava» (At 19,20), versetti che lanciano sprazzi di luce su comunità raccolte attorno alla Parola: «la Parola di Dio si diffondeva e si moltiplicava grandemente il numero dei discepoli» (At 6,7).
I 20 capitoli di questo volume sono nati per la maggior parte come contributi al semestrale di lettura spirituale della Bibbia, Parola Spirito e Vita (EDB, Bologna), alcuni per il bimensile CredereOggi (Messaggero, Padova), uno è la ripresa di una conferenza per l’«Associazione Ore Undici» (Roma). La loro origine esprime in modo evidente che si tratta di una esegesi e di una cultura biblica messa al servizio dell’intelligenza che crede e della fede che pensa.

1 commento:

maurizio abbà ha detto...

Giuseppe Barbaglio
un grande biblista.
Le sue opere proseguono
a seminare il suo entusiasmo
per una Parola di vita vera,
che un giorno sarà di vita eterna.