giovedì 12 giugno 2008

FESTA DEL TRIANGLE DE L’AMITIE'


8 giugno 2008

Tor de Pot (comune di Verrayes) AOSTA

Eravamo più di 100 persone alla Rencontre du Triangle de l’amitié dell’8 giugno scorso. Infatti quel giorno le sorelle e i fratelli delle chiese riformate di Chamonix e Martigny, delle chiese valdesi di lingua italiana di Ginevra e Losanna, accompagnati dai pastori Graham Beeston (Chamonix), Pierre Boismorand (Martigny) e Luca Negro (Ginevra), insieme con i membri di chiesa di Aosta, con i pastori Alfredo Berlendis e Pieter Bouman, con il consiglio di chiesa, hanno celebrato, nell’ amena località di Tor de Pot (comune di Verrayes), presso la casa della famiglia Denabian- Monaja, la ricorrenza biennale del Triangle de l’amitié.
La presidente del consiglio di chiesa, Vanda Monaja, che ha curato e coordinato la parte logistico-ricettiva, ha salutato i presenti all’arrivo, dopo l’accoglienza, iniziata intorno alle nove del mattino, curata dai fratelli e dalle sorelle della chiesa ospitante.
Leo Sandro Di Tommaso, che ha curato la parte organizzativa a partire dall’inverno scorso, ha tenuto un breve discorso introduttivo. All’inizio ha voluto ricordare le lunghe giornate di pioggia e la grazia di una giornata che si annunciava eccezionalmente bella, in quel piccolo Eden della famiglia Denabian. “Un jour béni resplendit pour nous – comme le disait le prophète – après trop de journées pluvieuses. Remercions le Seigneur qui nous a aidé pour que ce jour, pour lequel on a travaillé dès le mois de novembre, soit pour nous une occasion de fraternité ». Ha proseguito ricordando che le Alpi non hanno mai diviso i popoli, anzi sono state “le lieu d’un perpétuel passage de marchands, de pèlerins, d’armées même, d’évangélisateurs et, enfin et heureusement, d’hérétiques, comme vous et comme nous… ».
Il culto in francese è stato presieduto dal pastore Pieter Bouman, che ha tenuto anche la predicazione sul testo di Matteo, 9: 35-10: 8, molto adatto a ricordare che cosa significa essere chiesa ovunque il Signore ci abbia collocato.
Si sono alternate nelle letture e nelle varie parti liturgiche le voci di tutte le chiese presenti e, alla Santa Cena, tutti i pastori, il diacono di Martigny e il predicatore locale sono intervenuti con la recitazione di parte della liturgia.
Durante l’incontro è stato ricordata l’ alluvione della Val Pellice e la morte delle quattro persone, tra cui tre valdesi, ed è stata lanciata la raccolta di una colletta per dare un segno di solidarietà, in linea con l’appello della FCEI e della stessa Moderatora. La cifra raccolta sarà inviata al più presto a destinazione.

La giornata è stata memorabile per due ragioni. La prima, perché ci si è uniti alle celebrazioni ufficiali del 50° anniversario della nascita del Triangle de l’amitié, che le città di Aosta, Chamonix et Martigny fondarono nel lontano 1957, molto prima dell’apertura dei tunnel. Fausto Serra, membro del comitato del Triangle, invitato dagli organizzatori, ha rievocato la storia di questa antica amicizia e portato i saluti dell’organizzazione che fu creata al fine di riunire i popoli dopo la guerra, favorire i rapporti economici e turistici, concretizzare e realizzare progetti comuni.
La seconda ragione concerne proprio le chiese del triangolo le quali, dopo alcuni incontri, costituirono, ai tempi del pastore Paolo Marauda, il loro “triangolo” all’interno di questa struttura internazionale, in un primo incontro nel 1966, dopo l’ apertura dei trafori (Grand San Bernardo: 19 marzo 1964; Monte Bianco: 19 luglio 1965).
Da allora i rapporti tra le tre chiese sono proseguiti ogni due anni, alternando i luoghi dell’ incontro e estendendo l’invito anche alle chiese di lingua italiana di Ginevra e Losanna, che sono state curate negli anni dal pastore di Aosta.
Gli incontri del 1992, a Chamonix, e del 1994, ad Aosta, hanno dato nuovo vigore ai rapporti dopo un periodo di stanca. Il culto nel 1994 fu celebrato nel salone del Palazzo regionale, mentre l’agape fraterna, consumata nel cortile interno della casa valdese di Aosta, fu conclusa col canto della “Chorale des adieux”, per salutare i cambi pastorali sia di Chamonix sia di Martigny. Ma quel canto fu, inconsapevolmente, anche di addio al ministero pastorale di Roberto Romussi, che ci lasciò proprio il 20 giugno di quell’anno.
Già l’ultimo incontro in Valle d’Aosta era stato tenuto a Tor de Pot : tutti hanno ringraziato la famiglia di Sergio Denabian, di Vanda Monaja e del loro figlio Alessandro, che si è prodigata per la buona riuscita della festa; in particolare si ringrazia Sergio che ogni volta prepara il capannone a prova di intemperie.

Sono stati salutati e ringraziati il pastore Graham Beeston e sua moglie Françoise che lasciano Chamonix per Bellegarde (presso Ginevra), dove Graham sarà anche cappellano in ospedale.

(dtls)


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